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Castello Longhi De Paolis Di Fumone
Frosinone, Lazio - Prigione di Celestino V
Visite guidate al Castello di Fumone Via Umberto, 1
tel. 0775.49714
49022 49023  - 49496




giardino del castello di fumone

salma mummificata di Papa Celestino V

Salma mummificata
di Papa Celestino V

Del castello di Fumone si è detto già molto sul web e nei vari documentari in tv.
Molti ne parlano a livello storico ( e questo luogo di storia ne ha vista passare veramente tanta ), a livello promozionale ( il castello è oggi visitabile ) e a livello sensazionalistico e misterioso. Non vi è castello senza leggende di fantasmi e non vi è castello con fantasmi che non attiri molteplici visitatori curiosi e gelati dalle atmosfere cupe che trovano.
Il Borgo medievale di Fumone si stringe tutto attorno al castello come a volerlo cingere in un abbraccio silenzioso, come a proteggere quelle memorie che ancora oggi respirano tra quelle vecchie mura.
La residenza nobiliare Longhi-De Paolis fu costruita tra il IX ed il X secolo e fu sede della prigione pontificia dove i detenuti subivano una galera spaventosa, costellata da atroci e terribili torture. Tra gli "ospiti" illustri delle carceri si annoverano anche numerosi antipapi che qui patirono sofferenze indicibili e vi trovarono successivamente la morte, sepolti vivi nella totale indifferenza del mondo di quel tempo. Non stiamo ora a descrivere le sale ( stupende ) del castello per non togliere nulla alle emozioni dei visitatori futuri che decideranno di farvi visita. Si mormora che il biglietto di ingresso sia un po salato e che fa accapponare la pelle ... ma si sa, la storia si paga e un castello ha molte spese da sostenere per rimanere aperto e comunque è un anticipo sulle sensazioni e sulle emozioni che si provano entrando nella sala delle torture, nella cella dove venne incarcerato Celestino V e guardando la piccola salma del marchesino, le cui spoglie riposano celate e imbalsamate in una credenzina, circondato dai cari giochi della sua breve infanzia. Il Marchesino Francesco Longhi aveva solo 5 anni. Si dice fosse stato ucciso con il veleno somministratogli dalle sorelle gelose a causa di una eredità negata. Tutto il patrimonio sarebbe andato infatti solo all'unico figlio maschio in famiglia. La madre fece imbalsamare il corpo del piccino per averlo sempre con se anche dopo la morte. Leggenda vuole che al castello si veda ancora il fantasma inquieto della madre, Emilia Caetani Longhi che, distrutta dal dolore, ogni notte si reca a fare visita al figlio per cullarlo e cantargli la ninnananna. Anche il fantasma del piccolo Francesco è visibile tra quelle sale storiche. Si racconta che lui si diverta a far sparire o spostare degli oggetti nelle sale o a giocare come un normale bambino in vita ...
Spaventosa era anche la condizione dei detenuti "stoccati" in questo luogo ( prigione pontificia ). L'aria che si respira ancora oggi nelle celle sotterranee è pesante e irrespirabile, inspessita dagli echi dei lamenti lontani dei tormenti subiti da chi qui trovò una atroce detenzione e una altrettanto atroce morte.


salma del piccolo Francesco a Fumone
Salma imbalsamata del piccolo francesco

ritratto del marchesino Francesco
Ritratto del marchesino Francesco

cappella e prigione Celestino V a Fumone
Cappella e prigione di Celestino V
Non era così ricca al tempo
della detenzione
di Papa Celestino.
Immaginatevi
dei locali piccoli,
bui, maleodoranti e umidi e con

pietrea a vista alle pareti


Papa Celestino V
Papa Celestino V
Questa realtà contrasta decisamente con quella idilliaca che si respira nel giardino pensile, impressionante ma solo per la sua grande e curata bellezza, che sembra quasi giungere a consolare e cancellare i tormenti di coloro che qui subirono lo strazio della prigionia e della morte al castello.
Si racconta che, durante l'ultimo colloquio che Celestino V
ebbe con Bonifacio VIII Celestino pronunciò una terribile profezia: “Nel papato sei entrato come la volpe, regnerai come il leone, morirai come il cane”. Si riferiva forse alla carriera di Bonifacio VIII o alla fine miserevole della chiesa tutta? ...





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