L'universo ha i suoi ritmi e i suoi
cicli e
anche la Terra, sulla quale viviamo, ne possiede di suoi che si possono
identificae anche con le alternanti fasi stagionali o in quelle relative
al
giorno e alla notte o con altre fasi tutte sue che la terra mette in atto ogni tanto per rinnovarsi.
Si trasforma, cambia il suo clima, si sposta oltre che roteare ...
respira con il respiro dell'universo e noi con loro. Siamo tutti legati
e collegati gli uni agli altri nel macrocosmo e nel nostro piccolo
microcosmo. Pianeti, umani e animali sono fatti tutti della stessa
pasta. Ogni cosa ha un inizio, una fine e poi tutto torna
nuovamente a ripetersi e ogni ciclo influisce su tutti gli
esseri viventi che si trovano all'interno di questo grande e mirabile
disegno che chiamiamo universo. Anche l'uomo possiede i suoi ritmi
legati a questa materia
classificabili in
biologici e fisiologici che sono soggetti oltre che condizionati di
quelli propri dell'universo e della terra che ci ospita. Come diceva il
grande Ermete: “così in alto così in basso per fare il
miracolo della cosa UNA”. Tutto è legato e tutto è incatenato
saldamente alla fonte originale dalla quale tutto proviene ma mentre la
natura e gli animali sono inquadrati in questi naturali
cicli continui per l'uomo la storia è un po diversa... Egli si crede al
di
sopra di tutto il
creato e pretende con arroganza di distaccarsi dalle comode regole
già scritte per crearsene altre di sua totale e inutile invenzione.
Egli conduce uno stile di vita
oramai abbastanza assurdo slegato dai ritmi della natura e tutto questo
lo
porta, con il tempo, alla disgregazione di se stesso. Le ore più
propizie per lavorare e muoversi
sarebbero quelle del giorno, quando il sole è alto all'orizzonte e, per
riposare, il momento migliore è quando l'astro solare è nascosto a noi
e ci troviamo nel regno scuro e placido della notte.
L'uomo è un essere diurno ma svolge
lavori
notturni o si lascia andare in divertimenti inutili che si protraggono
sino a tarda notte a scapito suo, slegato da questo antichissimo
schema che non fu inventato per puro caso ma bensì per preservare la
nostra salute psicofisica e per procedere in armonia con tutto il resto
del creato. Sfruttare le ore del
giorno per muoversi e quelle della notte per fermarsi è utile anche per
assorbire senza subirlo l'impatto gravitazionale,
l'attrazione che la
luna e che gli altri pianeti esercitano sulla terra e sulle creature
che lei ospita. Ci sono, è vero,
anche gli animali notturni
che vivono pressoché nel buio della notte ma questi esseri seguono
semplicemente una regola di adattamento inversa e quindi naturale e non la subiscono.
Ogni specie possiede in vero un suo
regno e un suo raggio di azione. La natura ha fatto in modo che ogni
spazio e ogni momento fosse occupato egregiamente dando ai diurni e ai
notturni un diverso modo di vivere al fine di preservarne ogni specie.
L'uomo comune per sua
volontà spezza e ignora questi ritmi ma il mago li conosce e li
segue considerandoli
importanti per la sua vita e il suo lavoro. Gli organi interni umani
non reagiscono
sempre allo stesso modo e per tutto l'arco della
giornata. Vi sono momenti in cui essi raggiungono picchi di vigore (
quando il sole è alto in cielo ) alternati a momenti di un letargico
rallentamento ( quando è la luna ad essere alta nel cielo ) e ciò
avviene in quanto, i ritmi cadenzati dal giorno, dalla notte e dalle
stagioni, influiscono e si impongono sul microcosmo umano come su
quello vegetale e animale.
Ad
esempio organi come il cuore, lo stomaco
e il cervello, sono più attivi ( e quindi richiedono maggior nutrimento
per funzionare ), durante le ore del giorno mentre verso sera la loro
funzione subisce un sostanziale rallentamento e mal accettando
di
essere impiegati fuori dal loro proprio momento di piena attività.
Per
questo il pasto serale è giusto che sia più frugale rispetto a quello
del mattino per non rischiare di cadere nell'inconveniente di in una
digestione lenta e laboriosa ( anche gli acidi dello stomaco
ad un certo punto della giornata.. si addormentano.. ) cosa che non
avviene invece al mattino quando ci risvegliamo da un sonno ristoratore
e tutto con noi si ridesta. Alla sera il cuore rallenta il suo battito,
la mente è offuscata dalla stanchezza che lentamente si
impadronisce del corpo mentre poi, al mattino, tutto
riprendere a funzionare a pieno ritmo. È al mattino che il sangue
circola di nuovo come un fiume impetuoso nelle nostre vene ed è nelle
prime ore del giorno che la nostra mente torna ad essere vigile e acuta.
Pretendendo che il nostro
corpo e i nostri
organi lavorino fuori orario riusciamo a creare
solo uno squilibrio che a lungo andare ci apre le porte a stress e malattie
da non trascurare e ne tanto meno da sottovalutare. Per il mago è
quindi utile seguire la
regola dei RITMI CIRCADIANI, dal latino “circa dies” ovvero
“circa un giorno”.
Tutto uesto rende il mago più forte fisicamente e psicologicamente oltre che più carico durante lo
svolgimento di un rituale. Sono questi i cicli entro i quali si
deve
rientrare una volta abbracciata la Magia e vanno quindi di nuovo
rispettati per rientrare in simbiosi con le forze naturali sia per
caricarci a pieno di esse sia per essere sempre nella giusta condizione
di
salute ed equilibrio, per mantenere le difese immunitarie forti, per
prolungare la giovinezza e, soprattutto, per tornare a far parte
integrante di tutte le benefiche e feconde energie che ci circondano.
E' la rotazione della terra che crea l'alternarsi di ore di
luce e ore di buio, ( il giorno e la notte ) che influiscono, come
abbiamo detto, ciascuna in modo diverso sul nostro organismo. Esse regolano
le fasi di sonno e di veglia, il ritmo cardiaco, le secrezioni
ormonali, la pressione sanguigna e la nostra risposta immunitaria. La
temperatura del corpo si abbassa al mattino per rialzarsi nel
pomeriggio. Il nostro stomaco lavora appieno nelle ore della mattina e
del pomeriggio, quando l'uomo abbisogna di maggiore energia per
lavorare e vivere e quindi è predisposto a ricevere una maggiore
quantità di cibo-carburante per far marciare bene la nostra
macchina-corpo mentre invece, dal tardo pomeriggio sino alla sera e
nelle ore della notte, gli organi deputati al nutrimento rallentano le
loro attività in quanto divengono momentaneamente inutili. La notte e
la sera sono infatti le ore da dedicare al riposo e un corpo in stato
di
riposo ha minori esigenze. Il nostro corpo
sa da solo come regolarsi
e lo sa in "automatico" e lo si può pragonare al pari un
computer che in modo autonomo ed intelligente ha immagazzinato una
serie di dati importanti per la sua sopravvivenza e li segue da solo
senza il nostro intervento.
Se però si trascurano i cicli di
veglia e di riposo, se non si ascoltano e si rispettano le
programmazioni della natura che ci ospita, l'uomo
rischia di ammalarsi prima interiormente nell'anima e poi nel fisico,
che si logora in quanto costretto a fare
cose sbagliate nel momento
per lui sbagliato.
Per
il mago sarebbe buona
regola seguire i ritmi circadiani che
gli permettono di mantenersi integrato con le forze della
natura. Si
prenda allora la sana e fortificante abitudine di svegliarsi la
mattina quando sorge il sole e andare a dormire quando esso scompare
all'orizzonte. Se per una serie di
motivazioni non ci è più possibile, come facevano i maghi del passato,
seguire questa regola, basterà
alzarsi assai presto la mattina e di conseguenza andare a dormire non
troppo tardi alla sera. Si tenga sempre d'occhio la cadenza stagionale
del giorno e della notte perché, si sa, che i due momenti si
differenziano a seconda del periodo. In
estate ci alzeremo prima rispetto all'inverno perchè il giorno arriva
prima e andremo a dormire più
tardi in quanto le giornate si fanno sempre più e gradualmente più
lunghe. Saltuariamente
possiamo anche concederci qualche uscita a tarda notte o di
dormire un po di più al mattino, ogni tanto, ma senza mai esagerare e
solo se ne abbiamo un valido e reale motivo. Siamo purtroppo
"costretti" a seguire anche i ritmi umani dettati da questa società che
ci siamo inventati. Con
il passare del tempo vi abituerete così tanto ai nuovi ritmi
( che sono poi quelli naturali ) da non desiderare quasi più di
sgarrare se non per cause di forza
maggiore e ne avvertirete
da subito i salutari benefìci.
Vi
sentirete più forti e più attivi, più pronti mentalmente e fisicamente.
Così facendo noterete che tutto questo giova al vostro organismo che si
riappropria
automaticamente dei suoi ritmi perché in fondo questi non sono
per nulla ritmi nuovi ma bensì ogni essere vivente sia esso animale o
vegetale ne fa
da sempre uso per istinto e ne trae un grande beneficio. Solo l'essere
umano se ne discosta. Il mago e la strega
devono comunque far nuovamente proprie queste abitudini di vita per
permetterci di ritornare a percepire l'arrivo delle stagioni e ogni
altro minimo sussurro della natura. L'attenzione
è sorella dell'intelligenza
come la disattenzione
lo è dell'ignoranza
e della dimenticanza.
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