simbolo mabon
21 Settembre - Equinozio di Autunno Mabon - Secunda - Festa iniziatica Michaelmas o Michael Supremo
LA SECONDA FESTA DEL RACCOLTO







i sabbath e gli esbat Bethelux
EQUINOZIO D'AUTUNNO  E I MISTERI DELL'ANTICA ELEUSI

Settembre è ormai alle porte e con Settembre torna anche l'Equinozio di Autunno con tutti i suoi riti che si rifanno agli antichi Misteri di Eleusi per concludere il ciclo annuale dei Sabbat stagionali.
Adesso è grande festa, ora che il grano è mietuto e trasformato in pane e messo via per l'inverno, il grigio regno di Saturno, adesso si parla di abbondanza dei raccolti, di frutta e di verdure e si fa grande festa in un tripudio di colori e di profumi. Ma si parla anche di sacrificio, di morte, e di rinascita.
Da tutto questo avrà seguito sia la nostra rinascita interiore che quella di tutta la natura nel nuovo anno che è prossimo ad arrivare e del nuovo ciclo del serpente che si ripeterà ancora e ancora e in eterno.
I Misteri Eleusini sono dedicati a Demetra  la madre di Proserpina, due divinità delle antiche civiltà greco romane. Per partecipare ai riti misterici si doveva fare voto del "Silentium" che se infranto si era puniti con la morte ed era quindi fatto espresso divieto di divulgare come queste cerimonie venivano svolte. E' per questo che la storia riporta solo alcuni frammenti delle intere azioni.

riti di eleusi
Ciò avviene in un certo senso anche oggi in epoca moderna quando le famiglie o gli affiliati delle varie congreghe si riuniscono in segreto per banchettare con i nuovi frutti della Natura appena raccolti e festeggiare, ballare attorno ad un fuoco, onorare i defunti e procedere alle iniziazioni dei nuovi adepti. Ovviamente non esiste più il rischio di "perdere la vita" ma sono i partecipanti stessi che mantengono volontariamente il segreto sulle azioni inserite in questa tradizionale e antica festa. Le cerimonie durano tutta la notte. Alla base dei Misteri Eleusini si trova il mito del ratto di Proserpina, la figlia di Demetra, che venne rapita dal Dio degli Inferi per farne sua sposa. Per 6 mesi le due donne restano separate e Demetra in preda alla disperazione per essere stata divisa dalla figlia cessa di espletare i suoi doveri di Dea della Natura in attesa che la figlia torni dall'ADE in primavera, quando sulla terra tutto riprende vita.
La festa del raccolto di Mabon coincide però con un nuovo imminente distacco.

Il ciclo riprende, Proserpina viene ricondotta negli inferi e la terra piomba di nuovo nel suo lungo triste letargo invernale, inproduttivo e gelido. Demetra, per superare meglio l'allontanamento dalla figlia che aveva questo obbligo perpetuo di passare metà della sua vita nel mondo sotterraneo dei morti prima di rinascere alla alla vita nella primavera successiva; cercò conforto in infusi fatti con fiori di papavero che era considerato il simbolo dell’oblio e del sonno. Demetra era in effetti anche la Dea dei papaveri, la dea del grano e dove nasce il grano nascono spontanei anche i papaveri.
Il mito di Proserpina entrato nei Misteri Eleusini era composto in tre fasi: la "discesa agli inferi", la "ricerca" e la rinnovata "ascesa" caratterizzati sia dal dolore della perdita che dalla gioia di un nuovo incontro.
I Piccoli Misteri Eleusini si svolgevano in primavera ed erano considerati come una sorta di purificazione per liberarsi dalle scorie invernali della sofferenza mentre, la seconda fase, quella dei Grandi Misteri, si svolgeva in autunno nei mesi di settembre e ottobre in concomitanza con i riti dell'Equinozio.
Il giorno e la notte possiedono la stessa durata e anche questo è un simbolo di equilibrio anche se solo momentaneamente ritrovato. Demetra beve dalla coppa l'infuso di papavero per stordirsi e per sopportare l'attesa della figlia.
I Misteri comprendono anche essi il consumo di infusi di papavero che provoca uno stato di torpore accompagnato alle visioni e per svolgere al meglio i riti  deputati a proziare una buona vita oltre che una buona morte.
L'infuso di papavero non era però l'unico "rimedio" consumato durante i rituali per stimolare le visioni, anticamente venivano consumavano anche del pane a base di segala cornuta, la segala contaminata da un fungo che fu anche la causa delle numerose allucinazioni a Salem, la città Americana resa famosa per i processi inquisitori alle Streghe che altro non erano che donne e uomini in preda agli effetti degli allucinogeni contenuti nella suddetta segale.

streghe di salem
A Salem ci fu una carestia e le donne, non sapendo come fare a cucinare il pane per le famiglie dato che il grano scarzeggiava, finirono per impiegare una spiga scura che non sapevano essere assai pericolosa e che finì per intossicare tutto il villaggio divenendo anche la causa del loro terribile destino.
Ad Eleusi veniva invece usata volutamente per scatenare le visioni e lo stato mistico degli adepti. Oltre al pane e agli infusi del papavero veniva impiegata anche una bevanda chiamata ciceone, la bevanda rituale composta con acqua, farina di orzo e menta dove un parassita fungino dell'orzo e del grano, detto ARGOT ( precursore dell'LSD ), faceva la sua parte. Ma era l'oppio che spopolava nei nei riti di iniziazione di quelle antiche cerimonie in quanto favoriva lo stato di trance necessario per stimolare le visioni, vedere l'aldilà e poter dialogare con i defunti.
Ad un essere vivente e anche ad un defunto non è possibile in modo agevole invadere facilmente l'altra parte di dimensione che gli compete e quindi, vivi e morti, anche se si trovano sullo stesso piano, non possono interagire tra loro in modo semplice. Mentre i vivi possiedono un corpo carnale che li ancora da questo lato del fiume, sulla sponda materiale, i morti sono liberi sull'altra sponda e il dialogo tra i due mondi è reso quasi impossibile a meno che, chi è ancora immerso nella materia, non cada in uno stato di trance per potersi momentaneamente distaccare dalla materia e iniziare il dialogo voluto e per poter vedere e sentire i defunti ai quali invece è concesso osservare tutto ciò che ancora è VIVO.
Questo è quello che fanno i MEDIUM naturali in modo spontaneo che in uno stato mentale alterato fanno da PONTE tra i vivi e i morti. Durante lo svolgimento dei rituali gli iniziati recavano sul luogo del raduno il kiste, un baule sacro e il kalathos, un cesto chiuso da un coperchio e nessuno sapeva cosa ci fosse al loro interno sino al momento, considerato opportuno, in cui ne veniva svelato il contenuto. Al suo interno sicuramente si trovavano oltre alle droghe e agli oggetti rituali anche il frutto del melograno che era il simbolo del ritorno alla vita dopo la morte. In Magia tutto è espresso in simboli e allegorie perché queste arrivano prima a noi e al nostro interiore proprio come affermato dai saggi Alchimisti e dagli Ermetici.


melograno fiori e frutto
MELOGRANO FIORI E FRUTTI
simbolo del ritorno alla vita dopo la morte

baule sacro
Baule sacro impiegato nei
Misteri di Eleusi che contenente
gli oggettii del corredo rituale
e le sostanze atte a favorire
lo stato mistico di estasi
necessario per dialogare con
i defunti e trarre auspici

ciceone
Contenitore del CICEONE

gatto nero
stellina COME FESTEGGIARE I SABBATH STAGIONALI
stellina COME FESTEGGIARE LE FESTE DELLA LUNA
stellina ALTRE INFORMAZIONI ESOTERICHE SU MABON
stellina I RITI INIZIATICI DELL'ANTICA ELEUSI
stellina ECATE TRIFORMIS O TRIGEMINA


semi di papavero

I semi di papavero estratti dalla pianta possiedono un alto contenuto di calcio e vitamina-E ed hanno un effetto sedativo e calmante sul sistema nervoso. Ssono quindi benefici contro gli stati di stress e d ansia. Sono utili anche per rafforzare denti ed ossa in quanto contengono il calcio, Omega 6, riducono il colesterolo e tengono sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Sono indicati principalmente come antistress e calmanti per il sistema nervoso.
Oggi engono anche usati comunemente in pasticceria e nella preparazione di ricette a base di carne mescolati con altre spezie a formare il curry, la miscela di origine indiana. Iniziare sempre a consumare i semi di papavero in piccole dosi e con cautela unendo i semi ad una insalata o per insaporire gli spinaci.
Vi sono diverse varietà di papaveri dai quali si estraggono i semi: il P. Nigrum, il P. Satigerum e il P. Sonniferum, da quest'ultimo si estrae l’oppio. Quando il fiore perde i petali e rimane la capsula e prima che questa sia del tutto matura viene incisa per estrarre l'oppio cercando di fare attenzione a non intaccare le camere che contengono centinaia di semi. La presenza di oppiacei nelle semi varia in base al tipo stesso di semi, al tempo di raccolta e all’origine geografica. Le tecniche moderne di raccolta meccanica causano lo schiacciamento delle capsule e innalzano quindi il livello di oppio contenuto nelle semi. La cautela del consumo delle semi nasce proprio da questo.

L'oppio è uno stupefacente ottenuto incidendo le capsule immature del papavero sonnifero per raccoglierne il lattice che trasuda che poi viene lasciato rapprendere all'aria.
E' una resina scura che viene impastata in pani di colore bruno, dall'odore dolciastro e dal sapore amaro.

Il lattice denso di colore giallo-verdastro era chiamato dai greci mekònion.
L'oppio è ricco di sostanze analgesiche dalle quali si estrae anche la morfina. Dopo circa tre mesi dalla germinazione la pianta raggiunge la maturità e fiorisce. I fiori durano solo pochi giorni poi i petali cadono e resta la capsula che nel giro di un paio di settimane cresce fino a raggiungere le dimensioni di un uovo. Le capsule vengono incise con uno speciale coltellino dalle quali sgorgano piccole gocce lattiginose. Le goccioline si rapprendono rapidamente, e nel giro di poche ore l'oppio diventa denso e pastoso.
Dal biancolatte passa al rossiccio e poi al bruno scuro.

Essendo un sedativo, l'oppio rallenta i riflessi e la vitalità del corpo aumentando l'euforia e la resistenza al dolore fisico causa anche secchezza delle fauci e aumento della temperatura corporea.
Durante l'assunzione si può transitare dalla veglia all'inconscio e viceversa. Un uso prolungato può causare, ascessi,
collasso delle vene, malattie al fegato.


grano e papaveri
l papavero é simbolo della memoria e di chi combatte per la libertà che è un dono prezioso che nessuno di noi deve togliere agli altri oltre che farselo mancare.
Senza libertà non c'è vita e ce lo insegna proprio il papavero che è un fiore che nasce libro e spontaneo nei prati tra il grano, o lungo le strade, e se raccolto e messo reciso in un vaso appassisce e muore.
I suoi petali sono rossi come il fuoco
e come il sangue.



oppio segale cornuta
Capsule immature
del papavero dal quale
si estrae l'OPPIO
Segale Cornuta infestata dal parassita fungino dell'orzo e del grano, detto ARGOT


fuoco



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