Lei
è nera, terribile e temuta da tutti. La chiamano " la morte ",
l'innominato o la Nera Signora con la falce.
I suoi nomi richiamano alla mente la sua tetra figura
ma nessuno mai la vorrebbe veramente chiamare, anche se in alcuni
momenti della vita a tutti è capitato di invocarla. Ma lei non viene
mai se la vogliamo accanto, Lei arriva solo all'improvviso quando non l'aspettiamo e quando il
nostro
tempo è scaduto. Non sappiamo quando potrà essere questo momento
ed è un bene perché altrimenti
si
vivrebbe male sapendo quando scocca l'ora della nostra dipartita. L'uomo vive come se fosse eterno e
questa illusione ci è salutare. Sappiamo
che lei ci segue
paziente e ci aspetta in silenzio, ci lascia andare anche nei momenti
più critici perché lei ci vuole, si, ma solo quando l'ultimo dei
granelli di sabbia cessano di cadere nella nostra clessidra. Ne prima
ne dopo. Lei dimora nei
cimiteri, dentro i sepolcri, aleggia sulle nostre teste in paziente
attesa. Con lei abbiamo un
appuntamento che non possiamo
ne cancellare ne ignorare. Il suo nome,
anche se considerato tetro, è sinonimo di trasformazione e di rinascita.
Siamo
imprigionati nella materia sino a quando lei non viene a liberarci da
affanni e dolori spesso autoimposti in aggiunta a quelli che il
destino ci riserva. Detta così sembra proprio
una benefattrice . . e chi lo sa, magari lo è davvero, basta vedere la cosa sotto un aspetto diverso.
.. Non le si può sfuggire e quindi
accettarla, in fondo, è la miglior cosa che si possia fare. Ella Ha il volto e il corpo scheletrico, la falce
affilatissima stretta in una mano e la clessidra, simbolo del nostro
minimo tempo di vita nell'altra. Diventeremo simili a lei dopo il suo passaggio.
Prendiamola quindi con rassegnata filosofia e con un poco di humor.
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" Io son partito poi così d’improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare
istante breve ma ancora più breve
se c’è una luce che trafigge il tuo
cuore
L’arcobaleno è il mio messaggio d’amore
può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore
Son diventato sai il tramonto di sera
e parlo come le foglie d’aprile
e vivo dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso
Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire
Son diventato sai tramonto di sera
e parlo come le foglie d’aprile
e vivo dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile
e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso
Mi manchi tanto amico caro davvero
e tante cose son rimaste da dire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se puoi di capire
ascolta sempre e solo musica vera
e cerca sempre se
puoi di capire"
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L’arcobaleno - Testo: Mogol - Gianni
Bella
Cantata da Adriano Celentano
Si
racconta che il testo di questa canzone fosse stato dettato dallo
spirito del grande cantante defunto, Lucio Battisti, alla medium Paola
Guidelli.
Nel
gennaio 2002, la stessa
Guidelli ammise di essersi inventata tutto quanto, che non solo non era
mai stata
contattata da Battisti ma non era mai stata
nemmeno una medium a differenza di quanto affermato in precedenza.
Alla richiesta del perché del suo gesto, la Guidelli rispose di averlo
fatto "per dimostrare quanto al mondo si speculi sul paranormale e
come la legge non tuteli i diritti di chi non c'è più. ".
La sua, quindi, sarebbe stata una sorta di
denuncia nei confronti dei collaboratori o presunti tali del cantante
che
sfruttavano la sua immagine anche dopo la sua morte.
Mogol, in seguito alla smentita, continuò a parlare di questi
avvenimenti nel corso di diverse interviste senza far menzione della
ritrattazione.
Qualunque
sia
la verità, se ascoltiamo bene le parole della canzone, ci
accorgiamo quanto sia stata fatta
molto bene, veritiera in più punti, se accostata ai defunti anche se
forse non è un risultato voluto, è capace di far cadere chiunque
nell'inganno. Anche
se la storia non è vera la canzone è veramente bella e tutta da
ascoltare.
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