Questa sera un angelo
nero non volera'.
Chiudero' le mie ali impolverate e
stanche su ...
i miei dolori, i miei rimpianti,
le mie passioni,il mio amore, il mio
odio, la mia morte,
la mia continua dannazione di
risorgere,
di rimarginare le ferite ormai lacere e
putride
della mia anima ... tutto questo
stanotte non accadra'.
Una tregua al mio spirito ... anche io
ho bisogno a volte di ...
dormire ... forse nell' obblio perdermi
ancora e ancora
nel mio sogno perenne di una passione
mortale.
Raggi di luna si infrangono sul mio volto ,
nello specchio della mia anima orbite
vuote mi guardano
in un abissio di follia.
Pegaso...mio caro amico ... porrtami
con te ancora una volta ...
per un ultima battaglia ancora ...
forza fammi indossare l' armatura ,
impugnare la vecchia spada e bradire lo
scudo
pieno di antiche legende
affinche' possa scendere nell'arena
ancora una volta
e ancora
una per sentire la mia pelle sanguinare
e la mia carne lacerasi in questo
scontro ancestrale di anime.
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Le
tue mani brillano
nella notte, avvinghiano come serpenti,
mi assalgono; creature infernali delle
quali godo ogni istante
del mio ricordo, il tuo profuomo mi
ubriaca come il desiderio
che scaturisce nel naufragare ogni
volta nel mare dei tuoi occhi.
Della maschera del bene diffido; del tuo male coś palese
mi sto ubriacando.
Questo male coś assoluto e puro che sento mio
Delirio
notturno di un angelo nero
alla sua anima dannata
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