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Nell'immagine  qui sopra si vede sulla destra la medium Curran
con il suo spirito guida, Patience Worth che, parzialmente materializzato,
aiuta i movimenti della planchette

COME ESEGUIRE UNA SEDUTA MEDIANICA con la tavola OUIJA

Per prima cosa occupiamoci dei partecipanti alla seduta. Il gruppo medianico deve essere sempre di numero dispari, così dice la tradizione, da 1 ( ma è sconsigliato farla da soli ) a 13 e prima di iniziare decidere chi del gruppo ha facoltà di parlare, formulare le domande e guidare l'intera seduta. Solo uno dei partecipanti deve essere delegato a parlare mentre gli altri partecipanti potranno solo bisbigliare sottovoce dei suggerimenti per evitare di spezzare la concentrazione di tutti. I partecipanti devono però essere scelti con cura tra persone serie e motivate e non dovranno mai generare schiamazzi o risate o ancora peggio lasciarsi andare a scene di isteria qualora venisse evocata una presenza o se l'atmosfera diventasse sempre più carica di coinvolgimento psicologico.
I facilmente impressionabili non devono mai rientrare nel numero dei presenti per non rischiare di considerare nulla la seduta che deve essere portata avanti con estrema serietà Il giorno migliore per agire dovrà essere scelto indirizzandosi verso un Venedì e mai in un altro giorno della settimana. Il Venerdì è da sempre considerato il giorno maggiormente protetto dai cattivi spiriti. Nel gruppo di partecipanti sarebbe preferibile annoverare la presenza di un medium e del suo spirito guida che ha anche la funzione di proteggere il medium stesso e gli altri partecipanti dai contatti da spiriti sgraditi. Nei salotti medianici dell'800 per i contatti si usava la nota tavola OUIJA, un metodo assai efficace anche se per comptare i messaggi occorre avere grande pazienza data la sua proverbiale lentezza. La compitazione a volte si velocizza proprio se tra i partecipanti è presente un medium anche se inconsapevole.
La tavola OUIJA è considerata come una porta attraverso la quale è possibile accedere al mondo dei defunti e, particolare da non sottovalutare, anche un varco che conduce verso il nostro inconscio e il nostro spirito interiore. Non è impossibile che uno dei partecipanti possa fornire indicazioni su una sua vita precedente e anche in questo caso, a seduta terminata, sarà utile avviare delle indagini per verificare la veridicità di tutto ciò che dalla seduta è scaturito..
Ogni informazione acquisita durante una seduta medianica dovrà quindi essere sempre provata con ricerche appropriate valutando nomi ed epoche, luogi, acquisiti come possibili informazioni dettate dallo spirito evocato. Il metodo scientifico e serio è il migliore per eseguire una seduta spiritica seria e per non rischiare di far scadere tutto alla stregua di un misero gioco di società.
Se non si possiede una tavola OUIJA ( si in francese e ripetuto in tedesco ) la si può costruire da soli con un tabellone in cartoncino rigido e il risultato sarà il medesimo. Lai tavola Ouija ( ouija board ) si poggia su di un tavolo che la tradizione indica essere a 3 gambe.
Sul pavimento ( lontane dai partecipanti ) vanno posizionate 3 candele viola in senso inverso e positivo rispetto alle gambe del tavolo a formare così un ideale esagramma. Una gamba del tavolo sarà rivolta a sud e la candela al vertice a nord come da immagine indicativa qui sotto. I partecipanti alla seduta saranno così avvolti da questo esagramma immaginario e opereranno al suo centro.
Dopo la mezzanotte e quando si entra nei primi minuti del giorno del venerdì si accendono le candele ( la sola fonte luminosa presente nella stanza ) e si spengono tutte le altre luci elettriche. La seduta medianica abbia inizio.
Ogni partecipante mette un dito sulla planchette munita di rotella avendo cura di seguire la planchette senza spingere.
Chi ha facoltà di parlare dica: VENITE SPIRITI ELETTI, ENTITA' SUPERIORI, CHIUNQUE DI BUONA VOLONTA' E' INVITATO A PARLARE CON NOI". La prima domanda che verrà posta sarà ovviamente inerente alle generalità in vita dello spirito che è entrato in contatto e si dirà quindi cqualcosa come: "CHI SEI SPIRITO, COME TI CHIAMAVI IN VITA?" E poi: "QUALE è IL TUO MESSAGGIO E PER CHI DI NOI?"
Queste domande ovviamente sono solo indicative, potete esprimervi come volete mantenendo il senso della frase. A questo punto sta a voi gestire la seduta. Si può anche chiedere di ricevere un messaggio da uno spirito conosciuto quando era in vita.
Quando la seduta volge al termine evitate di alzarvi di scatto ma congedate prima e sempre chi è intervenuto con una frase tipo: "SEI ORA CONGEDATO, SPIRITO, TI RINGRAZIAMOVAI IN PACE." La formula finale di congedo va sempre recitata sia che si sia avuto un dialogo spiritico o meno. Anche se ci pare che non sia accaduto niente bisogna sempre salutare e congedare a fine seduta perché è possibile che gli spiriti si siano comunque manifestati ma non nel modo richiesto attraverso uno scambio di frasi compitate dalla planchette. Gli spiriti possono essersi manifestati anche se in modo discreto e silenzioso osservando le nostre azioni.
Questo può accadere durante le prime sperimentazioni. A questo punto ci si può alzare, accendere la luce e spengere le candele con il pollice e l'indice inumiditi ma senza soffiare sulla fiamma.

tavolo a tre gambe medianico con disposizione delle candele
Tavolo a tre gambe medianico con disposizione delle candele. Immagine indicativa.
Tratto dal testo fuori commercio intitolato DELLE EVOCAZIONI, OVVERO L'ARTE DI COMANDARE GLI SPIRITI di BETH



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