IL PIU' ANTICO STRUMENTO
USATO DALLE STREGHE: LA DAGIDA DETTA ANCHE SIMULACRO
Una
Dagida, a differenza di quanto si crede, non viene usata solo per riti
di attacco. I suoi utilizzi
sono ambivalenti e ben si adatta se
impiegata nei riti di:
-
per riportare la pace tra due o più persone
- purificazione
- guarigione
- nei riti d'amore
- per creare armonia |
e ovviamente per:
-
sottomissione
-
coercizione
- riti
d'odio e sofferenza
- per
arrecare discordia o ostacoli
|
Quando
si lavora magicamente su noi stessi o per noi stessi non vi è alcun
bisogno di creare un
simulacro come invece risulta utile quando si intende lavorare su
un'altra
persona che non è presente, per vari motivi, al momento del rito che
intendiamo svolgere e che la riguarda anche a sua insaputa. Con il
simulacro si può fare alla persona assente un rito di purificazione,
guarigione, attrazione, coercizione, dominazione ecc.. a seconda del
tipo di
magia praticata. La Dagida è chiamata anche “simulacro” o
“sembiante”. Questo strumento viene associato a diversi altri elementi:
-
foto recente della persona ( non più vecchia di 5 anni )
-
o bigliettino sul quale viene scritto il nome, il cognome e la sua data
di nascita e parti della persona stessa ( generalmente capelli o unghie
)
Serve anche:
candela del colore appropriato ( legata al motivo del lavoro ) su cui
vanno incisi i dati anagrafici della persona
una patata “battezzata” con i dati anagrafici della persona se è questa
che diviene la Dagida da usare o la vera e propria bambolina di stoffa
o una figura in cera.
Sulla figuraa di cera vanno incisi i dati anagrafici della
persona mentre, all'interno della bambola di stoffa, vanno cuciti i
sembianti, capelli o unghie o entrambi.
Se
usiamo la cera, candela che raffigura un uomo o una donna l'incisione
dei dati anagrafici per battezzarla deve avvenire con uno strumento
appropriato. Se il rito è
rivolto al “bene” si usa un rametto di rosmarino mentre invece,
se si vuol bloccare o nuocere alla persona incarnata nella Dagida, si
usa la punta del
coltello rituale. Si userà un chiodo se il rito è di offesa.
Lo
stesso vale per l'incisione dei dati su un simulacro naturale e cioè
sulla suddetta patata che dopo il rito dovrà essere sotterrata per far
si che nell'oscurità della terra
possa marcire e germini, oppure, adagiata e chiusa in una scatola al
buio, in un
luogo sicuro ed isolato.
Per
i riti d'amore spesso la mela viene usata come dagida e per i riti
negativi il
limone che verrà trafitto da 9 spilli. A
volte si usa rivestire il simulacro con un indumento usato dal
soggetto in questione. Nessuno deve venire a conoscenza del vostro
operato e nessuno deve vedere il sembiante che avete preparato
e nascosto altrimenti il rito risulterà nullo.
Sta
a voi adesso decidere come usare questo strumento che a tutti gli
effetti diviene la persona sulla quale volete “lavorare”. Lui e
il sembiante al momento del battesimo diventano a tutti gli effetti la
stessa medesima persona e ciò che fate ad essa verrà fatto su
quella persona.
Siate
molto oculati nell'agire in quanto diviene uno strumento assai
potente nelle vostre mani.
FORMULA
DI PROTEZIONE PER LA CASA
MALEDIZIONE CONTRO LADRI E USURPATORI
"Signore
proteggi me, che a Te fiducioso mi rivolgo, questa casa e tutti i suoi
abitanti dalle insidie della vita, dai tranelli del mondo,
dall'ingordigia
dei vicini, dalla voracità delle persone inique, dalla rapacità dei
governanti, da tutti coloro che occupandosi di tributi e di esecuzioni
volessero interessarsi in qualsivoglia titolo ed in qualsivoglia forma
alla mia umile persona, che in Te riposa.
Che
tutti costoro, operatori di iniquità che si muovono malevoli nei miei
confronti siano da Te
colpiti nel corpo e nell'anima, feriti nel fisico e nello spirito,
piagati nella carne, fai che si debbano
preoccupare di ben più gravi e contingenti problemi personali
e dismettano per sempre ogni e qualsivoglia interesse nei confronti
di pratiche riguardanti la mia persona.
Che
tutti costoro, sia operanti di propria iniziativa o comandati,
sia superiori che sottoposti, sia che agiscano da soli o
con
altri, siano colpiti dalla punta venefica della spada di fiamma
impugnata dalla salda mano del Tuo Angelo vendicatore, siano percossi e
dispersi sulla faccia della terra, esuli e raminghi, desistano da
qualsivoglia iniziativai nei confronti della mia persona e dismettano
tutte le
pratiche eventualmente già iniziate riguardanti me ed i miei
famigliari, da vicino come da lontano, sino a quando non avrò ricevuto
soddisfazione. A quel punto allenta la tua stretta e rendili liberi,
dopo averli ridotti nella condizione di non nuocere più ne ora ne in
futuro.
Signore, Tu solo mio Giudice, in Te
ripongo la fiducia del mio
Spirito ed a Te demando la protezione dei miei beni, di questa casa,
di tutti i suoi abitanti e della mia persona, in particolare contro
tutti coloro che, a nome proprio o di altri, a qualsiasi titolo e per
qualsivoglia ragione,
dovessero molestarmi, perseguirmi e perseguitarmi e in qualsiasi
modo minacciarmi con pretese fiscali o per qualunque
altra causa e titolo, comunque inique, ingiuste ed indesiderate.
Amen,
Alleluja, che sia così"
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