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CAPNOMANZIA
Questa
manzia ha origini molto antiche e un tempo veniva praticata molto di
più rispetto ad oggi in quanto il fuoco era un elemento
che si trovava in tutte le case e veniva usato
sia per cucinare i cibi che per riscaldarsi dal
freddo dell'inverno.
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La
capnomanzia si
applicava leggendo il fumo e a meno che oggi non si voglia leggere i
fumi di una caldaia a metano ( ... ) per trarne auspici si può leggere
il fumo che si sprigiona da
un bastoncino di incenso o da un incenso in polvere acceso in un
contenitore di rame proprio
come facevano gli antichi NECROMANTI.
La parola capnomanzia deriva
da καπνός "fumo" e da μαντεία "divinazione". Il procedimento
della lettura del fumo è molto semplice e chi è dotato di sensitività
sarà sicuramente avvantaggiato in questo tipo di mantica. Il
profumo sprigionato dall'incenso che avete messo ad ardere vi aiuterà anche
a trovare la giusta concentrazione e rilassatezza per eseguire la lettura.
Si procede
nel seguente modo: Accendete un fuoco in sicurezza mettendo
ad ardere, se possibile, del legno di sandalo o altro legno profumato.
Lo si soffoca poi affinché faccia fumo. A quel punto ci si siede di
fronte ad esso con le gambe incrociate, ad occhi chiusi, e si pensa
intensamente alla domanda che ci sta a cuore. Rilassarsi, inspirare e
poi espirare proprio al centro del fumo che a questo punto si muoverà. Osservare quindi come si comporta:
Se va VERSO DESTRA è di
buon auspicio.
Se va VERSO SINISTRA non
indica buona fortuna e la risposta è negativa.
SE IL FUMO SALE VERSO
L'ALTO significa che al momento non avremo risposte e che i tempi non
sono ancora maturi.
Quando
accendiamo un bastoncino di incenso o bruciamo delle erbe su un
pezzetto di carboncino, si creano delle fumigazioni che sprigionano
vibrazioni positive che variano a seconda dei materiali usati.
Il fumo sale e raggiunge
quelle sfere alte e potenti a cui ci rivolgiamo e quindi non è errato
utilizzare questo fumo ( o il fumo di un bel falò quando se ne ha l'occasione ) per ottenere
previsioni aggiuntive sul nostro futuro.
In epoca medievale venivano bruciate delle foglie di alloro ( o lauro
che dir si voglia ) i semi di sesamo, di papavero, della salvia e della
verbena.
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