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ANUBI
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Dio delle strade e dei
cammini e il Dio dei morti. Esso veniva raffigurato in
egual modo con il corpo possente di uomo e la
testa di sciacallo o solo come sciacallo. In queste
sembianze era considerato
il guardiano delle sepolture. Anubi protegge la casa e
chi vi abita e mantiene il contatto con l'aldilà.
A lui si devono i riti della mummificazione.

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BASTET
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E'
la dea gatta di Bubastis. Alle origini essa era una divinità
solare e veniva raffigurata come
un gatto selvatico o come una leonessa. In seguito assunse le sembianze
di gatto domestico. Il suo compito è quello di proteggere la casa e le
persone dedite alla magia.
Questa divinità ci collega ai mondi sottili.
Uno dei suoi epiteti era: Signora delle bende. Uno degli altri aspetti
della dea Bastet viene associata anche con le sue altre sembianze,
quelle di Sekhmet, la terribile e temibile dea della guerra. Sekhmet
che portava la
morte ma era anche la dea protettrice dei medici. La si descrive con il
corpo di donna e la testa di leonessa o di gatta e possedeva un
carattere assai pericoloso. Sekhmet richiedeva rituali particolari
officiati soprattutto durante gli ultimi cinque giorni dell'anno che
venivano considerati altrettanto pericolosi. Sekhmet incarnava il
fiammeggiante Occhio di Ra. Narra il mito che Ra, adirato con gli
uomini che avevano cospirato contro di lui, la inviò sulla terra per
ucciderli ma dovette poi fermarla ubriacandola con la birra rossa,
colore del sangue, per far sopravvivere il genere umano. La dea
assetata di sangue dopo aver bevuto la birra si addormentò ed al
risveglio prese le sembianze di Hathor. Nacque in questo modo la Festa
dell'Ebbrezza celebrata nella stagione a lei dedicata, la stagione
dell'inondazione del Nilo. Molte statue della dea
sanguinaria furono erette nel tempio di Karnak, innalzate da Amenofi
III, per non inimicarsela. L'attributo di Colei che è potente era però
associato ad Hathor. Successivamente
anche Nut, la dea di Tebe, assorbì le caratteristiche ed i compiti di
Sekhmet, che ne divenne così il suo lato ancor più negativo ed
oscuro. |
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Horus
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E'
il figlio di Iside e di Osiride, il Dio falco raffigurato come Horus il
Grande, chiamato Haroeris e come Horus Bambino il suo nome era
Arpocrate.
Spesso viene semplicemente rappresentato con un occhio,
l'onniscente occhio del Dio al quale nulla sfugge. Questo simbolo è
usato spesso negli amuleti di protezione contro malocchio e negatività.
Iside, Osiride ed Horus costituivano la trinità egizia di padre, madre
e figlio, concetto poi ripreso e trasformato, osiamo dire in modo
scorretto, dai cristinai che non tennero conto del postulato del
binario che vuole maschio e femmina congiunti per creare |
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ISIDE
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E'
la Dea madre per eccellenza viene spesso raffigurata nell'atto di
allattare Horus bambino che viene chiamato anche con il nome di
Arpocrate.
Successivamente l'immagine di questa Dea venne assunta dalla
tradizione cristiana incarnando le sembianze della Vergine con il
Cristo bambino. |
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THOT
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E' il dio
lunare della saggezza, lo scriba e il messaggero degli Dei, il signore
dei libri e dei discorsi, delle arti, della scrittura, delle fasi
lunari e delle scienze.Viene rappresentato come un uomo con la testa
di ibis o come un babbuino con la testa sormontata dalla luna
crescente. Nell'Aldilà egli scriveva il resoconto del giudizio degli
dei a carico del defunto e assisteva alla pesatura del cuore di questi
sulla bilancia sacra.
Da un lato
della bilancia veniva posto il cuore del defunto e
sull'altro piatto una piuma tolta delle ali di Maat, Dea della verità e
della
giustizia.
Il cuore
del defunto non doveva mai pesare più della piuma per far si che
l'anima potesse passare oltre.
Thot viene associato a Hermes Trismegistus. |
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