In
più parti del sito si parla del prezioso potere del nostro pensiero
similare a quello attrattivo della calamita usato per portare a noi le
cose desiderate ma il pensiero, non solo attrae, esso è anche capace di
difenderci
e di respingere gli attacchi malevoli esterni e di dissolvere i famosi
colpi di ritorno “generati”
durante un qualsiasi lavoro magico. Questa
del colpo di
ritorno è una legge fisica alla quale nessuno si può sottrarre ma,
ovviamente, esistono metodi efficaci per evitare di subirlo o per
attenuarne gli effetti. Le energie che si muovo durante un rituale sono
come
un "pacco postale" che viene spedito al centro
del bersaglio che vogliamo raggiungere ma che, anche, crea una sorta
di “ricevuta di ritorno” che torna indietro alla mano di chi lo ha
"spedito".
Non ve la rifate con me per questo inconveniente ma con l'universo che
ha generato questa reazione fisica...
Un rito al “bianco” o al
“nero” che sia non fa differenza, qualunque rito genera il "famigerato" colpo di
ritorno. Ma
non solo i rituali generano i cosiddetti colpi di ritorno, anche i
nostri semplici stati d'animo e pensieri cupi sono capaci di creare questa onda che ritorna
indietro al mittente. Per
questo motivo dobbiamo prestare sempre attenzione su ciò che ragioniamo per non subirne le conseguenze. Mi spiego meglio. Dato
il grande potere
di attrazione del pensiero ( onde ALFA ) se specialmente viene
protratto e lungamente
nel tempo ( il tipico pensiero fisso ) genera un'onda che torna
a noi sotto svariate forme. Se una persona genera sempre pensieri ostili
o carichi
di pessimismo o
di odio rivolti ad altre persone o verso una situazione considerata spiacevole, ne riavrà indietro
delle ripercussioni negative. I pensieri
negativi o di odio non equivalgono ad una fattura ma generano comunque una
cappa frenante di
negatività. L'uguale attira sempre l'uguale e inevitabilmente
si
scivola così nelle maglie di una stretta catena di
eventi spiacevoli.
A volte si da la colpa di tutto questo alle fatture mentre la risposta
può essere invece assai più semplice. In pratica ci diamo il malocchio
da noi...
Se
fossimo persone buone nell'anima non risponderemmo mai con pensieri
negativi agli stimoli che ci giungono ma nessuno nasce santo ... siamo
esseri umani e quindi fallaci e può capitare a tutti di imprecare o
maledire per difendersi dagli stimoli esterni. Un ennesimo antico
postulato
esoterico consiglia di “perdonare” il nemico per far
tornare indietro a lui la cattiveria che ha generato affinchè si
punisca
da solo .. ma nemmeno
questo
è un atteggiamento umanamente sempre possibile.
Lo scatto d'ira è cosa umana anche
se effettivamente
non buona e va imbrigliata sul nascere.
Un
mago si deve saper frenare
( sennò che uomo saggio sarebbe ... ) se
non vuole cadere vittima dei
suoi stessi pensieri oltre che dei pensieri non
buoni generati
da altri. Questi pensieri
oscuri col tempo assumono
una vita propria che
si
solidifica in
una cappa pesante quelle che in gergo vengono chiamate "larve".
Praticamente questo significa che ciò
che viene
augurato può ricadere sia sul nemico ma anche su noi stessi. Viceversa
generare costantemente pensieri positivi diviene per noi qualcosa simile uno scudo
efficace per neutralizzare qualsiasi tipo di attacco. Quando
si parla di negatività non sempre ci si riferisce infatti a
quella portata solo dagli altri. La negatività è qualcosa che ci possiamo
creare anche da noi stessi e non volendo proprio perché essa si crea a seguito di errati pensieri. Pensare è
creare in bene e in male. In due parole:
dobbiamo imparare a pensare correttamente mantenendo il flusso dei
pensieri in modo tale che questi fluiscano da noi e
a noi possano ritornare carichi di
realizzazioni e soddisfazioni.
È questo che
ogni
buon mago o strega, deve giungere a creare
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